domenica 29 marzo 2020

Papavero della California "Thai Silk"

Eschscholzia californica "Thai Silk".
E' una pianta che prospera senza chiedere troppo cure, molto rigogliosa. originaria delle terre aride della California è quindi indicata per dare risalto anche ai giardini più asciutti e più difficili da ornare.
E' molto facile da coltivare e si semina direttamente a dimora nei mesi di aprile. La fioritura sarà generosa e costante e con una gamma di colori vivace.
Durante i giorni di pioggia le corolle tendono a chiudersi ma basta che il sole torni a splendere perché si schiudano nuovamente.
La prima semina garantisce fioritura per l'anno successivo, difficilmente scomparirà dal vostro giardino. E' una pianta "autonoma" che non richiederà il vostro intervento e  che trova da sé i punti ad essa congeniali.
Il vostro giardino o angolo dovrà avere terreno asciutto, povero ed in pieno sole.
Non bisogna concimare poiché potrebbero più foglie che fiori.
Quali associazioni? Beh, visto che si parla di terreno difficile si potrebbe accompagnare con altre varietà di papaveri come il Papavero commutatum "Lady Bird" ed il Papavero rhoeras "Angel Choir Mixed".

Eschscholzia californica "Thai Silk Mixed"

sabato 28 marzo 2020

Papavero blu

Chiamato anche Papavero dell'Himalaya, non è molto semplice da coltivare ed è per questo che bisogna essere sicuri che il giardino possegga le caratteristiche adatte ad ospitare questo fiore molto affascinante.
Ha bisogno di un terreno torboso e fresco ed estati altrettanto fresche ed umide. Per questo è perfetto per essere coltivato soprattutto se il vostro giardino trova posizione in una zona di montagna oppure attorno ai laghi piemontesi o lombardi.
Se il fiore viene fatto crescere in angoli ombrosi di un sottobosco dal terreno acido e ricco di humus garantisce una fioritura strepitosa.
Bisogna evitare terreni poco drenati, perché in inverno favoriscono la marcescenza delle radici, e terreni esposti troppo al sole, che con l'azione dei raggi, farà perdere il vivido blu cielo del fiore.
Il papavero blu, in botanica Meconopsis betonicifolia, è una specie perenne ma ha una vita breve e quindi dopo qualche anno dovrà essere rimpiazza da una pianta giovane.
E' molto importante riparare la pianta dai venti freddi e dalle gelate tardive. Si pianta in primavera unendo abbondante letame ben decomposto e della pollina. La primavera successiva dovrà essere nutrita con concime minerale. Il trucco per avere una fioritura meravigliosa è non farla fiorire il primo anno. In poche parole si devono recidere i boccioli per rafforzare le foglie e i cespi basali.
Associazioni. Bisognerà affiancare una pianta con le stesse esigenze e quindi si può pensare ad una primula Candelabra. La Primula pulverulenta e la Primula japonica producono fiori rossi che si sposano molto bene con il ble del Meconopsis betonicifolia. Visto che si è parlato di alberi e di ombra allora citiamo l'Acer palmatum. Altra associazione molto bella è con l'Alloro di Montagna, ovvero Kalmia Latifolia.
Citiamo alcune varietà:
Meconopsis betonicifolia
Meconopsis quintuolinervia
Meconopsis cambrica (papavero del Galles, giallo)

Meconopsis betonicifolia

Petunia surfinia "Blue Vein"

La Petunia surfinia ha un portamento ricadente. Una pianta dall'abbondanza floreale, fiori che restano meravigliosi anche dopo la pioggia.
Sono adatte a qualsiasi recipiente da appendere, per dare vita ad una cascata colorata. Se quindi volete ornare il vostro balcone o davanzale con effetti speciali...questa è la pianta che fa per voi.
Vi sono diversi tipi di Petunie e l'ibridazione fa parte di un mercato che non si ferma...
Dovrete esporre la vostra Petunia in posizioni calde. L'aiuola dovrà essere ricca di humus mentre il vaso dovrà contenere del semplice terriccio universale arricchito con composta o letame.
La Petunia è una semi-rustica e quindi potrete esporla solo dopo gli ultimi freddi primaverili ma alternando esposizione diurna a ritiro notturno. Solo quando il caldo confermerà la sua presenza allora la pianta potrà essere esposta in via definitiva.
La concimazione dovrà essere costante, altrimenti la vostra Petunia soffrirà la fame facendolo capire con la comparsa di macchie gialle e violacee sulle foglie. Piuttosto concimate poco e spesso con del concime liquido, ad ogni innaffiatura, dopo circa 6 settimane dalla piantagione. Se invece il concime è in granuli a lento rilascio non è necessario utilizzare quello liquido.
Associazioni. Essendo tappezzanti meravigliose potete giocare con varietà della stessa specie oppure con Bidens ferulifolia "Golden Eye"
Varietà. Citiamo Petunia surfinia "Purple", Petunia "Duo Double Mixed", Petunia "Million Bells".

Petunia surfinia "Blue Vein"


giovedì 26 marzo 2020

Digitale purpurea "Excelsior"

La Digitalis purpurea, amata dalle api che volteggiano tra le sue campanelle colorate. La varietà "Excelsior Hybrids" è una delle varietà più interessanti ed amate e la si trova in vendita sotto forma di semi o piantine. La gamma cromatica è molto ampia. Quando le piante hanno attecchito bene nella parte di fondo delle bordure ombrose, tra erba alta o sotto gli alberi, sono in grado di disseminarsi da sole di anno in anno creando piccole colonie.
Attenzione, tutte le parti della pianta sono velenose.
Citiamo altre varietà come la Digitalis x mertonensis e Digitalis purpurea "Apricot", detta anche "Sutton's Apricot", dal portamento più basso e dai fiori color salmone e gialli.
Non è una pianta amante del sole, ma nei climi dell'Italia del Nord può vivere tranquillamente negli spazi aperti e quindi più soleggiati. Il terreno non deve permettere ristagni.
La semina avviene in primavera in piena terra. La concimazione non è necessaria perché si tratta di una pianta molto robusta ma se per esempio dovesse trovarsi sotto gli alberi sicuramente avrebbe una fonte semplice e continua come per esempio le foglie in decomposizione.
Se invece la pianta ha dimora in un aiuola, ad inizio primavera, gradisce sicuramente un po' di concime organico.
Associazioni consigliate. Essendo una pianta alta, potreste metterla a ridosso di un muro, in modo che possa godere dell'ombra, e ultima in fila, in modo da lasciare spazio a piante più basse ed altrettanto variopinte.

Digitale purpurea "Excelsior Hybrids"

Clarkia "Sybil Sherwood"

Nota anche come "godezia", è un fiore annuale, estivo che in Italia non gode della fama di altri fiori estivi come petunie, gerani, verbene. Peccato perché garantisce fiori coloratissimi capaci di appagare l'occhio più esigente.
Questa pianta fiorisce subito poco dopo la semina poiché possiede uno sviluppo veloce.
La varietà più bella è quella di cui parliamo in questo post ed è la Clarkia "Sybil Sherwood" dalla fioritura abbondante rosa salmone che sfumano al bianco verso i margini dei petali satinati.
Vi sono però varietà da taglio come la Clarkia "Grace Mixed", dallo stelo sottile e alto 60 cm, e la Clarkia "Satin Mixed" adatta alla coltura in vaso e dai colori vivaci color pastello.
E' una pianta che preferisce l'esposizione in pieno sole, al riparo dal vento e con un terreno sabbioso e poco fertile. Visto che le radici soffrono il trapianto, conviene coltivarla direttamente a terra. La semina dovrà avvenire in primavera ma nelle regioni con inverno mite può avvenire anche in autunno, con l'unica accortezza di proteggere la pianta durante il periodo freddo. Così facendo si avrà una fioritura precoce a marzo-aprile.
Il terreno dovrà essere lavorato e reso soffice in modo tale che le piccole radici possano svilupparsi ed attecchire senza trovare ostacoli.
Per quanto riguarda la concimazione, stiamo parlando di una pianta che non ha bisogno di particolari nutrimenti. Anzi fiorisce meglio e più a lungo se la terra non ha avuto alcun tipo di trattamento. Non servono fertilizzanti di sorta.
Il primo anno bisognerà annaffiare regolarmente soprattutto nel periodo caldo, poiché la clarkia preferisce il terreno asciutto e ben drenato.
Dopo le prime gelate, a fine fioritura, si possono estirpare le piante ed unirle all'eventuale cumulo di compostaggio, chiaramente solo se non vi sono tracce di muffa o malattie.
Associazioni consigliate. Potete unire ad altre piante annuali dalla semina diretta come per esempio fiordaliso, cosmos e nigella.

Clarkia "Sybil Sherwood"

mercoledì 25 marzo 2020

Eliantemo "Henfield Brilliant"

...nel settore conosciuta anche come Helianthemum, ovvero fiore del sole. Un nome che ne descrive in pieno la sua caratteristica visto che i suoi fiori dalle corolle rosse, oltre a ricordare piccole rose, creano cuscini rosso fuoco che sotto il sole  si accendono di intenso.
Ecco che l'eliantemo per esempio, in contrasto con il colore monotono e duro delle roccaglie, si sposa molto bene. Essendo una pianta bassa potrebbe anche disegnare la prima linea delle aiuole o i bordi del prato, dei sentieri o delle pavimentazioni.
E' una tappezzante semi-sempreverde che si adatta a tutti i terreni eccetto quelli pesanti o troppo impregnati d'acqua.
Quella che descriviamo in questo post è la varietà "Henfield Brilliant" che possiede un fogliame grigio-verde e fiori rossi tendente al mattone. Può essere utilizzata per esempio per creare un forte contrasto colorato ed anche per guidare lo sguardo, soprattutto quando ci sono angoli del giardino che rischiano di far perdere continuità cromatica.
Se cercate un colore ancora più acceso allora dovrete fare vostra la varietà "Fire Dragon". Ma se il rosso non è il vostro colore, perché sentite la necessità di creare abbinamenti particolari allora potrete scegliere la varietà bianca, crema, gialli, rosa pallido, magenta.
Piante già allevate in contenitore si possono acquistare in contenitore nei vivai e si possono piantare in qualsiasi periodo dell'anno, ma si consiglia di farlo in primavera.
Luogo ideale, contro il muro o tra le roccaglie. Evitate ristagni d'acqua e la concimazione effettuatela semplicemente con una manciata di letame in granuli, in primavera.
In autunno annaffiate le piante appena messe a dimora e, dopo la fioritura, accorciate i rami.
Quali associazioni? Artemisia "Powis Castle" o Artemisia "Silver Queen", Euphorbia polychroma. Se i colori del vostro Eliantemo tendono più al pastello allora si potrebbe accostare alla lavanda e alla salvia purpurea.
Varietà, citiamo:
Eliantemo "Henfield Brilliant"
Eliantemo "Rhodanthe Carneum" o "Wisley Pink" [rosa]
Eliantemo "Wisley Primrose" [giallo]

Helianthemum "Henfield Brilliant"

Pulsatilla

E' una pianta erbacea perenne della flora italiana di montagna. Dall'aspetto fragile in realtà molto robusta e compatta che, a fine inverno, regala una folta fioritura molto apprezzata poiché compare in un periodo in cui fiori non ce n'è.
Non è una pianta particolarmente esigente perché richiede sole ed un terreno neutro, fertile e ben drenato. In condizioni ideali riesce a regalare numerosi boccioli anche dopo il gelo, allargandosi poco alla volta con l'avvicinarsi della primavera.
I fiori sono color porpora, viola, rosa o rossi e le foglioline sono piccole ricoperte di peluria color argento.
Allo sparire delle corolle, compaiono, sulla sommità degli steli, i pappi piumosi dei semi, meravigliosi in controluce.
La Pusatilla trova largo utlizzo per la prima linea delle aiuole o per composizioni che utilizzano roccaglia.
Tecnicamente il terreno deve avere un pH 7 o maggiore. Si consiglia, durante la messa a dimora, spaziandoli circa 20 cm l'una dall'altra.
Se il terreno è pesante viene utile utilizzare della ghiaia da porre alla base della pianta per evitare ristagni d'acqua. Alla base della buca si prepara un fondo di materiale drenante profondo 3-5 cm utilizzando terriccio da semina misto a sabbia grossolana e, per alzare il pH del terreno, aggiungere della calce.
La Pulsatilla non richiede concimazione! Bisognerà annaffiare in estate  non appena le foglie cominceranno ad appassire.
In inverno però, se il clima è particolarmente piovoso, la pianta può marcire. Se sono in vaso si consiglia di sposterle al riparo, altrimenti se piantate a terra, riparateli con un telo di plastica, garantendo il passaggio d'aria.
Quale associazione? Beh, si potrebbe pensare ai crochi, ai Muscari armenicum, ai Narcissus "Jetfire" Tête-à-Tête.
Citiamo alcune varietà:
Pulsatilla vulgaris "Alba"
Pulsatilla vulgaris rubra
Pulsatilla vulgaris "Rode Klocke"

Pulsatilla vulgaris

lunedì 23 marzo 2020

Iris sibirica "Butter and Sugar"

La Iris sibirica è forse la più bella, la meno esigente e la più facile da coltivare. I suoi vistosi fiori si trovano in numerose gamme di colori e molti di questi sono bicolori. Sono perenni e amano il terreno umido, meglio ancora le rive di uno stagno. Non avendone uno a disposizione ci possiamo accontentare di una aiuola dove la terra è sempre fresca.
Le Iris siberiane sono ottime piante tappezzanti perché i fitti cespi si fondono avendola vinta sulle erbacce. Si consiglia di piantarle a gruppi perché in primavera creano splendide macchie di colore dal grande valore ornamentale anche dopo la fioritura dato che le foglie restano belle per tutto il periodo estivo e, al sopraggiungere dell'autunno, si arricchiscono di gemme di capsule seminifere brune.
Il terreno ideale va dal neutro al leggermente acido, sempre umido oppure in una zona ombreggiata se la terra tende ad asciugarsi.
La buca di dimora dovrà essere preparata ponendo abbondante quantità di composta, letame o terriccio di foglie (sane). Alla base della pianta è buona norma porre pacciamatura, 6-8 cm di altezza, che contribuirà a mantenere il terreno umido in estate.
La profondità di interramento deve essere 2-3 cm sotto il piano del terreno.
Quali associazioni? Se le Iris sono di varietà azzurre o rosse potete abbinarle ai lupini, papaveri, emerocallidi nelle tonalità giallo e bronzo.
Citiamo alcune varietà:
Iris sibirica "Butter and Sugar"
Iris sibirica "Mary Barnard"

Iris sibirica "Butter and Sugar"

Tagete "Boy O' Boy Mixed"

La caratteristica di questo fiore è che è audace ed ha un colore acceso che sa infiammare l'estate del vostro giardino o del vostro balcone.
Unica nota che stona è l'odore pungente, per alcuni sgradevole, che alcune varietà possono sprigionare quando vengono toccate le foglie.
E' una pianta che, partendo dal seme,  si alleva senza troppi problemi. Lo sceglierete per accendere di colore il giardino o il balcone.
Esiste anche una varietà piccola, forse più adatta ai vasi, che è la "Tagetes tenuifolia".
La resa massima del fiore si ottiene con l'esposizione al sole e con concimazione a base di stallatico o composta matura.
Come preparare la piantagione? Procuratevi vasetti da riempire con terriccio universale (vanno bene anche i vasetti dello yogurt opportunamente forati sul fondo), porre i semi (non più di due per vasetto) da sistemare sul davanzale esposto al sole o in corrispondenza di un termosifone. Quando la piantina è sufficientemente grande da essere maneggiata allora si può pensare al passaggio in vaso da porre sempre in una zona calda e luminosa. Noterete una crescita rapida e quindi la pianta, da metà a fine primavera, sarà pronta per essere esposta al sole di giorno e posta al riparo di notte. A maggio, quando la temperatura si è stabilizzata sui valori estivi, si può procedere alla messa a dimora in terra.
A quindici giorni dal trapianto sarà necessario concimare somministrando prodotti liquidi ricchi di potassio, stimolando la fioritura.
Cosa si può associare al tagete? Varietà di fiori gialli o arancione come per esempio il girasole nano. Si sposa molto bene anche con i coleus e con il basilico rosso. Giocando invece con il contrasto possiamo puntare all'azzurro dell'agerato.
Prestate attenzione alle chiocciole e le limacce perché sono ghiotte delle foglie. A voi il metodo da utilizzare per eliminarle (trappole a base di birra, latte, repellenti chimici o rimozione manuale).
Citiamo alcune varietà:
Tagetes "Boy O' Boy Mixed"
Tagetes tenuifolia "Lemon Gem"
Tagetes patula "Striped Marvel"



Germogli di tagete

Disposizione vasetti

Tagete "Boy O' Boy Mixed"




Felicia amelloides "Santa Anita"

E' una margherita meravigliosa  di colore azzurro. Perfetta per l'aiuola e con poche esigenze.
Basta un angolo soleggiato ed essa si espanderà fino a colmare i vuoti, creando una macchia azzurra dal sapore tipicamente estivo.
Questa pianta è particolarmente ornamentale soprattutto in presenza di rocce.
L'effetto appagante lo si ottiene utilizzando, come dimora, vasi di terracotta.
Essendo una pianta originaria del Sud Africa, non regge gli inverni freddi e umidi, infatti viene utilizzata come pianta annuale.
Le sue talee gettano radici molto bene in autunno. La varietà "Variegata" possiede un fogliame colorato, mentre se preferite il colore bianco potete optare per la "Read's White".
La concimazione in vaso va fatta utilizzando prodotti liquidi ricchi di potassio che garantirà una fioritura abbondante.
Passiamo alle associazioni cromatiche.
L'azzurro di questa pianta risalta con qualsiasi gamma do colore. Si potrebbe associare per esempio alla lobelia e all'alisso. Citiamo però anche le verbene varietà "Peaches and Cream", dal colore rosa salmone e crema, oppure la varietà "Apple Blossom" dalla tonalità bianca sfumata rosa.
si può pensare anche alla "Helichrysum petiolare", dal fogliame grigio, oppure alla "Erigeron karvinskianus", piccola ma incantevole per le margheritine bianche soffuse di rosa.
Citiamo le varietà:
"Felicia uliginosa", dalla tonalità rosa-lilla
"Felicia heterophylla", annuale, coltivabile partendo dalla semina, con diverse tonalità di blu o di rosa.

Felicia amelloides "Santa Anita"

Crocosmia "Lucifer"

Anche quando non è in fiore la Crocosmia "Lucifer" ha un grande risalto nelle aiuole grazie alle sue foglie appuntite, plissettate, di un verde brillante. I fiori sono spettacolari perché sono a forma di calice e si rinnovano più volte nel corso dell'estate, ecco perché viene mostrata in molti giardini.
Il nome botanico di questa pianta è Montbretia e si sviluppa da un tipo di bulbo chiamato cormo.
Ogni anno la pianta lascia morire la parte aerea che si rinnoverà ogni primavera con numerose foglie e rigogliosi fiori, dando vita a grandi cespi allargati.
Alcuni tendono a catalogarla come erbacea perenne e possiamo aggiungere che il nome ricorda anche il croco. Una curiosità, i fiori essiccati profumano come lo zafferano (Crocus).
Il terreno di dimora deve essere esposto al sole, deve avere un ottimo drenaggio e, prima della posa, dovrà essere arricchito con materiale organico maturo. Si può pensare anche di far crescere
questa meravigliosa pianta in terreni con substrato sabbioso dove per esempio altre piante hanno difficoltà a vivere.
Se il terreno è pesante, preparate la dimore con uno strato di 5-10 cm di ghiaietto ad una profondità di 30 cm. Questo sistema migliora il drenaggio soprattutto nel periodo invernale evitando che i cormi marciscano. Ricordate però che la crocosmia predilige i climi miti!
La concimazione  può essere effettuata in granuli ogni primavera.
Quali associazioni possiamo fare? Beh, un risalto spettacolare del fiore si può ottenere con la Cotinus coggygria"Golden Spirit" e/o la Sambucus racemosa "Plumosa Aurea". Una giusto risalto si può anche conferire con la Helenium "Moerheim Beauty".
Da sapere che questa pianta è nativa dell'Africa del Sud, ecco perchè soffre il gelo. Quindi se volete proteggere i bulbi in terra, durante le gelate invernali, è bene utilizzare paglia o foglie secche.

 
Crocosmia "Lucifer"

Solanum "Glasnevin"

Questa pianta si adatta bene a tutti i climi, eccetto quelli eccessivamente rigidi. E' una rampicante meravigliosa che si può coltivare sia all'aria aperta che in serra.
Durante l'inverno può perdere parte delle foglie, per questo si può classificare  come pianta semi-sempreverde.
Possiede un portamento espanso e dà il meglio di sé a ridosso degli edifici o ai muri di cinta dove però necessita di un solido supporto. La sua crescita dovrà essere educata.
La Solanum crispum "Glasnevin" ricopre molto velocemente qualsiasi sostegno, come ad esempio tralicci, intelaiature o reti metalliche, con una profusione di fiori profumati che, rispetto alle altre piante rampicanti (gelsomino, begonia), sbocciano fino a fine stagione.
Prestare attenzione perché questa pianta, come tutti i Solanum, possiede bacche velenose.
Preferisce luoghi caldi, soleggiati al riparo dal gelo. Se quindi avete deciso di far crescere questa pianta sul muro di casa vostra, scegliete il muro orientato a sud o a ovest.
Se la pianta rischia di essere esposta al gelo conviene coltivarla in vaso, in serra o comunque preservarla al coperto.
La messa a dimora viene effettuata in autunno in terreno fertile e ben drenato.
Nel caso in cui invece il terreno dovesse essere povero, si può comunque arricchire la buca di impianto con letame o composta.
Per indirizzare la pianta ad una crescita corretta si deve utilizzare un sostegno robusto, ad esempio traliccio in legno o rete metallica, distanziando le radici a circa 45 cm dal muro. Dopo la messa a dimora annaffiare in abbondanza. Se invece la pianta verrà fatta crescere in vaso, si dovrà utilizzare terriccio specifico e ben concimato.
Dopo il primo anno sarà necessario potare i rami e legare i nuovi getti al supporto, sistemandoli a ventaglio, creando così una buona struttura portante.
Bisogna tenere presente che questa pianta non sopporta bene le potature drastiche che dovranno essere programmate nell'arco di due o tre anni.
Potete associare il Solanum ad altre piante rampicanti a patto che abbiamo lo stesso portamento rigoglioso, come ad esempio il gelsomino bianco o il caprifoglio.
Citiamo alcune varietà: "Solanum laxum" conosicuto come "Solanum jasminoides", "Solanum laxum Album".

Solanum "Glasnevin"

Clematide "Jackmanii"

Clemantis "Jackmanii". E' una rampicante che non richiede particolari abilità nel coltivarla. Il fiore è vellutato e si mostra dall'estate all'autunno. Questa pianta porta il nome del suo creatore e coltivatore, George Jackman, e produce grandi fiori di colore blu porpora con diametro di circa 10 cm.
Questa clematide ha una crescita rapida, preferisce il sole ma tollera l'ombra parziale. Non ha bisogno di cure particolari se non di un deciso intervento di potatura, una volta l'anno, quando è a riposo.
Associata ad arbusti rallegra l'aspetto di questi ultimi quando sono sfioriti.
La condizione migliore di crescita per questa pianta è con le radici all'ombra ed il fusto al sole, rispettando una distanza dal muro o recinzioni di almeno 45 cm, in modo tale che possa beneficiare della pioggia.
La messa a dimora va fatta in primavera o in autunno.
Preparare il terreno scavando una buca di 45x45 cm c.ca e profonda 10 cm in più dell'altezza vaso. Preparare il fondo con letame o composta e deporre la pianta con un tutore di bambù che aiuterà la pianta a prendere la giusta direzione. Colmate con altro terriccio, compattate e pacciamate con letame maturo o composta, per tenere al fresco le radici.
La pianta si accompagna bene con altre clematidi o con rose antiche, rampicanti o sarmentose.
Se si decide di indirizzarla tra i rami di un'altra pianta bisogna avere l'accortezza di sceglierne una di pari vigore per evitare che l'una possa prevalere sull'altra.
Il colore di questa pianta può essere abbinato al bianco, al giallo o al rosa.

Clematis "Jackmanii"
Clematis "Jackmanii Rubra"

domenica 22 marzo 2020

Osteospermum Springstar "Gemma"

Questa pianta ama crogiolarsi al sole. Le moderne cultivar fioriscono senza sosta anche nei climi più torridi e questa caratteristica le rende migliori rispetto alle varietà alte perché queste ultime sono meno robuste.
Avendo un portamento basso e tappezzante è una pianta perfetta negli spazi ridotti, dove le foglie e fiori possono cadere a cascata da vasi o aiuole rialzate rispetto al piano.
Nei giardini litoranei a clima mite e nelle roccaglie ben drenate, l'Osteospermum dona agli aridi pendii un aspetto unico grazie all'effetto tappeto variopinto.
I fiori della varietà "Springstar" sbocciano in rosa, rosso porpora e bianco. Anche le "Starlight" hanno una colorazione rosso porpora.
Se volete un tappeto giallo allora dovrete orientarvi sulle varietà "Lemon Symphony", "Alex Sunny" o "Zulu Cape Daisy".
Una varietà ancora più bassa è la "Seaside" con petali rosa e bianchi.
Durante l'inverno, se le piante sono in vaso, portatele al riparo, altrimenti se piantate all'aperto, copritele con "tessuto non tessuto". 
Ricordatevi di dare prima una bella sfoltita per evitare che la pianta soffochi sotto le foglie morte.
In caso di neve non rimuovetela, fungerà da riparo dalle gelate.
Se il terreno è pesante, sarete costretti a togliere le piante da terra per riporle in vaso per poterle poi ripiantare in primavera come talee.
Le piante coltivate in vaso vanno spostate in un punto soleggiato ma protetto dai venti; ma questo sarà da fare se il clima non è eccessivamente rigido.
Per evitare che le radici marciscano in vaso, durante il periodo di risposo, ponete sul fondo cocci o pietre per fare in modo che l'acqua venga drenata e di notte ponete una copertina di tessuto non tessuto.
Per avere un risultato cromatico apprezzabile mettete a dimora le piantine distanziandole di 30-50 cm l'una dall'altra.
Le piante in vaso sono rigogliose se concimate con fertilizzante ricco di potassio. Gli esemplari invece a terra non necessitano di concimi o innaffiature abbondanti.
Parliamo di accostamenti cromatici.
La varietà "Lemon Symphony", per esempio, risalta bene con il blu di "Felicia amelloides", "Scaevola aemnula"e con le petunie della famiglia "Surfinia".

Osteospermum Springstar "Gemma"

Astro settembrino (Margherita di San MIchele)

E' una pianta spettacolare soprattutto nella varietà alta ed è ideale per la composizione delle aiuole. Proprio al termine della stagione dona al giardino una macchia di colore meraviglioso!
Tra le varietà migliori citiamo la "Andenken an Alma Pötschke" perché forma un compatto cespo di steli eretti che, per tutta la prima metà della stagione autunnale, si copre di fiori di un intenso colore rosso ciliegia, molto simili a margherite.
La pianta di per se non ha bisogno di tutori se non nelle bordure mentre nelle aiuole gli steli possono appoggiarsi su altre piante.
Predilige luoghi aperti e soleggiati ma comunque ha bisogno di un periodo d'ombra, quindi evitare l'esposizione totale, garantendo luce diretta solo per una parte del giorno.
Il nemico di questo fiore meraviglioso è il "mal bianco" o "oidio" ma le recenti varietà resistono alle malattie e non danno problemi.
E' una pianta che non sopporta la siccità e quindi la terra deve essere sempre umida.
Le piantine vanno messe a dimora in primavera, mentre gli esemplari adulti vanno trapiantati in autunno o ad inizio primavera.
Il terreno dovrà essere trattato con abbondante porzione di composta o letame maturo per migliorare la struttura e favorire la ritenzione di umidità.
Una volta che le piantine hanno attecchito bene, bisognerà concimarle con sangue secco e cornunghia.
La prima fase di crescita è molto delicata per cui, per evitare che appassiscano, occorre innaffiarle spesso. Quando il terreno risulta ben bagnato, ricopritelo con uno strato di letame maturo o di composta per trattenere l'umidità.
La varietà alta di Astro dovrà essere supportato a tutori sin dalla fine della primavera, ove necessario.
La vostra composizione floreale avrà maggiore risalto affiancando un'altra specie autunnale, come i Sedum nella varietà Brilliant ed i Crisantemi Rustici (prendete quest'ultimo come fiore meraviglioso, evitando associazioni inutili).
Se scegliete la varietà di Astro nana affiancateci la Ceratostigma.

Cura da malattia.
Nel caso in cui dovesse comparire il "mal bianco" è perché la pianta ha sofferto un periodo particolarmente  caldo e siccitoso. Sarà necessario recidere le parti malate e bruciarle. Il resto della pianta dovrà essere annaffiata ed il terreno dovrà essere pacciamato  con terriccio fertile per poter dare nuova energia all'esemplare in difficoltà. Ma visto che sopra si parlava di varietà resistenti, consigliamo l'acquisto di Aster novae-angliae oppure Aster amellus "King George".
La Aster ericoides "Golden Spray" e le Aster pringlei "Monte Cassino" crescono bene in vaso. Le seconde sono di colore bianco e sono apprezzate anche come fiore reciso.
La varietà Aster novi-belgii potrebbe essere attaccata da un fungo che vive nel terreno. Le prime avvisaglie di malattia si riconoscono dallo scolorimento delle foglie ed a quel punto è già troppo tardi. Se voleste sostituire la pianta malata con una nuova dovrete estirpare quella vecchia, bruciarla e comunque scegliere una nuova area per la dimora.
La varietà Aster thomsonii "Nanus" è compatta come la Aster amellus. Prestate attenizione ai ristagni di acqua in inverno, anzi prediligono la ghiaia che, oltre a creare un grande accostamento,  favorisce il drenaggio!