sabato 28 marzo 2020

Papavero blu

Chiamato anche Papavero dell'Himalaya, non è molto semplice da coltivare ed è per questo che bisogna essere sicuri che il giardino possegga le caratteristiche adatte ad ospitare questo fiore molto affascinante.
Ha bisogno di un terreno torboso e fresco ed estati altrettanto fresche ed umide. Per questo è perfetto per essere coltivato soprattutto se il vostro giardino trova posizione in una zona di montagna oppure attorno ai laghi piemontesi o lombardi.
Se il fiore viene fatto crescere in angoli ombrosi di un sottobosco dal terreno acido e ricco di humus garantisce una fioritura strepitosa.
Bisogna evitare terreni poco drenati, perché in inverno favoriscono la marcescenza delle radici, e terreni esposti troppo al sole, che con l'azione dei raggi, farà perdere il vivido blu cielo del fiore.
Il papavero blu, in botanica Meconopsis betonicifolia, è una specie perenne ma ha una vita breve e quindi dopo qualche anno dovrà essere rimpiazza da una pianta giovane.
E' molto importante riparare la pianta dai venti freddi e dalle gelate tardive. Si pianta in primavera unendo abbondante letame ben decomposto e della pollina. La primavera successiva dovrà essere nutrita con concime minerale. Il trucco per avere una fioritura meravigliosa è non farla fiorire il primo anno. In poche parole si devono recidere i boccioli per rafforzare le foglie e i cespi basali.
Associazioni. Bisognerà affiancare una pianta con le stesse esigenze e quindi si può pensare ad una primula Candelabra. La Primula pulverulenta e la Primula japonica producono fiori rossi che si sposano molto bene con il ble del Meconopsis betonicifolia. Visto che si è parlato di alberi e di ombra allora citiamo l'Acer palmatum. Altra associazione molto bella è con l'Alloro di Montagna, ovvero Kalmia Latifolia.
Citiamo alcune varietà:
Meconopsis betonicifolia
Meconopsis quintuolinervia
Meconopsis cambrica (papavero del Galles, giallo)

Meconopsis betonicifolia

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